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Democrazia e Potere

Il potere, grande o piccolo che sia, è una brutta bestia.
In ogni angolo del mondo.
Diventa anche un banco di prova per chi lo esercita: con umanità oppure con cinismo.
E deve fare i conti con una infinità di sfumature che interagiscono con la vita reale.
In Democrazia deve essere limitato e delimitato, altrimenti diventa qualcos’altro.
Anche nel mondo sindacale usiamo espressioni del tipo “potere contrattuale”, “rapporti di forza”, “conflitto” ed altri termini che hanno a che fare con il potere decisionale che, spesso, incide pesantemente sulla vita delle persone.
Il potere non è né bello né brutto, ma può diventare buono o cattivo a seconda di come lo si esercita.
Per noi, che dall’oggi al domani siamo diventati il Sindacato delle Persone (ma prima non lo eravamo?), è fondamentale la certezza che il rispetto delle stesse cominci da quelle che ci stanno vicino, con le quali condividiamo la comune appartenenza alla UIL, all’idea di sindacato e di sindacalismo di scopo, incentrata sul valore polisemico del lavoro riconducibile alla Costituzione italiana.
Nasce da qui la priorità della persona e il rispetto della sua dignità, anche e soprattutto quando si tratta di una voce dissonante all’interno di casa nostra.
Il sindacato è nato ed esiste per dare fastidio, altrimenti nega sé stesso e la propria funzione, nel vivo dello sviluppo economico, della dialettica politica e sociale che oggi interagisce anche con i diritti civili e l’ineludibile fattore ambientale.

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